Con delibera del Consiglio Comunale del 26/04/17 è stata
approvato, all'interno di una serie di variazioni di bilancio, alla voce “progetto scuola sostegno diritto alla studio”,
lo stanziamento di € 110.000.
Come si legge nella delibera della Giunta Comunale n.95 del
18/05/17, questi soldi sono stati destinati “per l’attivazione di una misura di sostegno per le spese di libri e
materiale per la didattica per gli alunni residenti iscritti a scuole
secondarie di 1° grado”.
Letto e presentato così sembra una bellissima iniziativa,
quello che non ci convince e che non ci piace è come questi soldi vengono
spesi.
Mentre la Regione Lombardia con analoga iniziativa prevede
l’elargizione del “bonus” a quei nuclei familiari con una certificazione ISEE
inferiore o uguale a € 15.494, l’amministrazione di Paderno Dugnano ha, come si
legge sempre in delibera, “ritenuto
pertanto opportuno: rendere indifferenziato il sostegno per l’acquisto di libri
di testo indipendentemente dall'attestazione ISEE delle famiglie per rendere
maggiormente effettivo il diritto allo studio nell'ambito dell’obbligo
scolastico”.
Se questi soldi devono essere un sostegno al diritto allo
studio, riteniamo che non possano essere elargiti indistintamente e con lo
stesso valore al figlio del dirigente d’azienda e al figlio dell’operaio, non
crediamo che questo sia “rendere
maggiormente effettivo il diritto allo studio”.
Chi ha figli in età scolare sa bene lo stato in cui si trovano le nostre scuole, dove i genitori sono
costretti a mobilitarsi per imbiancare le aule, dove bisogna portare il sapone e la carta igienica, dove
bisogna fare i salti mortali per le fotocopie, dove bisogna intervenire per integrare i costi dei laboratori, ecc...
Per questo riteniamo l'operazione del bonus libri indirizzata non tanto verso un effettivo diritto allo studio ma più verso un consenso elettorale.
La coperta è sempre la stessa. La tiri da una parte e la scopri dall'altra. Riteniamo giusto aiutare nell'acquisto dei libri chi ha effettivamente bisogno, ma non una elargizione a pioggia, e utilizzare i restanti soldi per la logistica delle scuole.
Se poi il Comune organizzasse, facendosi carico dei diritti d'autore, il comodato d'uso dei libri e magari usasse i soldi per fornire un po' di tecnologia adeguata, non sarebbe male.
Insomma, se questa amministrazione ci ripaga i libri di testo, ma poi ci aumenta il costo della mensa senza aumentarne la qualità e i genitori si vedono costretti tutti i giorni ad intervenire per il buon funzionamento della scuola, non ci sembra che questo sia “rendere maggiormente effettivo il diritto allo studio”.
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