giovedì 2 maggio 2019

La preoccupazione quotidiana dei nostri commercianti è riuscire a non chiudere l’attività.


Dal nostro programma
Se questo dovesse succedere, la nostra città ne avrebbe un danno enorme da un punto di vista economico e sociale. Uno dei nostri obiettivi principali è fare in modo che ciò non accada.
Non solo: vogliamo anche che molte saracinesche possano tornare a riaprirsi.
I negozi non sono solo dei punti vendita, ma una fonte di movimento e di relazioni tra le persone, per molti anziani l’unica possibilità per fare la spesa. Sono un presidio importante che ci aiuta a tenere controllato il territorio per la sicurezza e il decoro cittadino.
Noi riteniamo che di centri commerciali ve ne siano già abbastanza e che non si debba più investire in quella direzione.
Puntiamo al commercio di vicinato perché è quello di cui abbiamo bisogno.

Vogliamo riaprire i negozi chiusi e supportare l’innovazione. Le misure messe in campo dall'amministrazione comunale in questi ultimi dieci anni sono troppo generiche e deboli. Gli incentivi che intendiamo introdurre noi, sono specificatamente mirati alla riapertura di negozi di vicinato, alla riqualificazione di quelli già attivi e all'introduzione di modelli di gestione e offerta innovativi. ...
 Vogliamo costituire all'interno dell’organizzazione comunale, un’unità operativa che si occupi di esaminare le condizioni e le strategie per lo sviluppo del commercio di vicinato che possa affiancare i commercianti nel processo di innovazione. Vogliamo in questo contesto realizzare un percorso formativo gratuito dedicato a tutti coloro che hanno un negozio e cercano innovazione e per chi ha un progetto e vorrebbe avviare da zero un'attività commerciale nei nostri centri.
 Questo ci aiuterà a dare degli strumenti, ma anche a fare rete tra i commercianti e a rafforzare il loro ruolo. È necessario che i negozianti si organizzino tra di loro, abbiano idee e le mettano in comune.
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