Una riflessione a valle del Consiglio Comunale dell'altra sera
Dopo due faticosi anni scolastici segnati dalla pandemia, il 13 settembre, bambine, bambini e adolescenti sono rientrati a scuola portando sui banchi molte nuove fragilità.
L’educazione è prima di tutto fare esperienza, è necessario quindi fare ritorno in una scuola ripensata e accogliente in cui ragazzi e ragazze siano protagonisti attivi dei processi di apprendimento. Il nuovo anno scolastico è l'occasione per ricominciare con una nuova scuola in cui si possano sperimentare metodi alternativi alla lezione frontale, favorire lo sviluppo delle competenze interpersonali e sfruttare le opportunità offerte dalla tecnologia per supportare nuovi modi di insegnare e apprendere.
Con l’evolversi dell’emergenza sanitaria, la scuola si è trovata a dover affrontare nuove problematiche educative, a gestire complicate dinamiche relazionali e ad affrontare situazioni di disagio molto complesse.
Le relative restrizioni delle relazioni sociali hanno portato in tante persone un aumento del senso di isolamento, a volte di stress o di disagio, e, insieme, il bisogno di molti di ritrovare fiducia, ascolto, attenzione e supporto.
Per far fronte a queste nuove dinamiche, sono stati messi a punto una serie di interventi atti a sostenere insegnanti, famiglie e ragazzi in questo momento di difficoltà.
Le attività denominate Sportelli d’ascolto utilizzano il modello del counseling e hanno come obiettivo fondamentale di sostenere i ragazzi nel percorso di crescita offrendo loro opportunità, strumenti e conoscenze che li aiutino a fronteggiare le fisiologiche fasi di malessere legate all’età.
E’ inoltre importante un servizio sperimentale di counseling e consulenza pedagogica a sostegno delle famiglie degli alunni delle classi 4 e 5 delle scuole primarie come spazio di ascolto e consulenza finalizzato a fornire un aiuto concreto a coloro che stanno attraversando una difficoltà relazionale o scolastica con i propri figli e dando un sostegno alla genitorialità che è stata messa molto in difficoltà dalla pandemia.
I temi che legano la proposta del Piano al diritto allo studio, tengono conto dei principali argomenti su cui lavorano le istituzioni scolastiche: l’ampliamento e sviluppo delle competenze di cittadinanza digitale; la lotta alla povertà educativa; la promozione dell’inclusione scolastica e della partecipazione attiva; la promozione del benessere a scuola; la sensibilizzazione sul tema della corretta alimentazione; la promozione delle legalità; la prevenzione e contrasto al bullismo e al cyberbullismo; l’educazione alla cittadinanza, alle differenze, alla sostenibilità ambientale e alla memoria.
Crediamo che sia fondamentale poter arricchire l’offerta formativa attraverso le realtà associative presenti e radicate sul territorio con l’ausilio di volontari che portano il loro sapere all’interno delle nostre scuole.
Dare spazio a queste realtà vuol dire favorire un rapporto tra soggetti che esercitano le proprie attività dove vivono quotidianamente e fa sì che gli studenti possono incontrare questi soggetti anche in altre occasioni.
Creare rete e rapporti significativi vuol dire anche questo e siamo convinti che, in questo modo si vuole stimolare forme di partecipazione che per noi sono un aspetto importante per la nostra cittadinanza.
la consigliera Ilaria Tominetti
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