Il dopo elezioni ha avviato un bel dibattito a livello locale. Dopo la bella analisi di Simone Carcano su Il Notiziario, all'annuncio dell'avvio dei tavoli di lavoro di Insieme per Cambiare, ci sono state alcune reazioni, tra cui quella di Gianfranco Massetti che dal suo blog propone alcune riflessioni.
Noi crediamo che per il momento sia importante uscire dalla logica delle appartenenze per provare a ragionare insieme, avendo in mente che il lavoro comune deve essere finalizzato a dare soluzione ai problemi concreti della città, a quelli che sono i bisogni e le esigenze delle persone che vi abitano, per il bene comune. E' molto semplice. Più di quanto si creda.
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martedì 20 marzo 2018
sabato 17 marzo 2018
Quale Paderno vuoi? Al via i tavoli di lavoro delle Coccinelle
Partono quattro incontri tematici organizzati dalla lista civica per accogliere proposte e idee per una nuova Città. Siete tutti invitati
La lista civica “Insieme per Cambiare”, nata nel 2014 e presente in consiglio comunale con il Consigliere Giovanni Giuranna, ha in questi quattro anni promosso numerose iniziative e fatto molte proposte finalizzate a migliorare la vita della nostra città.
Proprio in quest’ottica, si sta mettendo a punto una nuova iniziativa. Come rappresentanti della lista civica stiamo infatti organizzando quattro tavoli di lavoro con l’obiettivo di confrontarci e di condividere, con tutti coloro che sono disponibili, la nostra visione di città. Vogliamo dare voce ai cittadini per ascoltarli, capire cosa pensano della vita in Paderno Dugnano e condividere con loro le proposte per migliorarla. La nostra idea pertanto è quella di istituire dei “tavoli di lavoro aperti”
dove ci si possa confrontare su quale futuro dare a Paderno Dugnano. I gruppi di lavoro saranno pertanto formati sia da rappresentanti di “Insieme per Cambiare” sia da persone competenti sui
vari temi, che da tutti coloro che sono interessati agli argomenti trattati. Abbiamo intenzione di iniziare questa nuova attività subito dopo la Pasqua.
venerdì 16 marzo 2018
PADERNO DUGNANO NON E’ FRIBURGO.. PER IL MOMENTO
Alla scoperta della città più “green” d’Europa. Insieme per Cambiare prosegue lo studio per rendere la nostra Città più bella e vivibile
I rappresentanti di “Insieme per Cambiare” a Friburgo | . |
Ci prepariamo a governare, lo diciamo senza presunzione ma come chiaro obiettivo su cui lavorare.
Paderno Dugnano non è certo Friburgo, ma può diventare qualcosa di molto simile.
Lì c’è un grande progetto SOCIALE, Friburgo inclusiva, che considera indispensabili l’impegno delle istituzioni e delle associazioni, viste come risorsa vitale. C’è una commissione disabilità, che ha il massimo supporto nelle iniziative e che lavora con il Comune per eliminare tutte le barriere, fisiche e mentali.
I QUARTIERI sono ritenuti il centro della vita sociale; per loro è stato istituito un Fondo di 150mila euro per impieghi, centri familiari e luoghi di incontro per quella che è definita “la nuova generazione di anziani”, che vuole vivere in autonomia e per la quale occorre affidabilità nei rapporti di vicinato e uno sviluppo dei quartieri rispettoso dei loro diritti.
A Friburgo, come da noi, c’è un grande bisogno di ALLOGGI per le fasce deboli, i giovani, le donne sole, i padri separati. Il piano adottato ha portato a 9000 nuove abitazioni, senza consumare SUOLO perché il verde a Friburgo è considerato importantissimo. In tutti i nuovi progetti il 30% è destinato a unità di vendita o affitto a prezzi ben sotto la media dei prezzi locali. È fatto divieto di trasformare a negozio o uso turistico le abitazione del centro storico. Si è investito nella BONIFICA ENERGETICA degli edifici, riducendo costi e recuperando abitazioni sociali.
A Friburgo i GIOVANI partecipano alle decisioni che li riguardano, perché si ritiene che le decisioni politiche conducano a migliori risultati se coniugate con l’esperienza dei cittadini. I COMITATI sono sostenuti e partecipano a definire i piani di sviluppo dei quartieri e di utilizzo del suolo.

Friburgo si definisce “una città aperta” e per loro questo significa “equilibrio fra arricchimento e necessità”.
Un sogno? No. Cambiare è possibile, Insieme.
martedì 13 marzo 2018
Come si vive in città dopo nove anni di centrodestra?
Come si vive a Paderno Dugnano dopo nove anni di amministrazione a guida Centro Destra? Lo abbiamo chiesto a un po’ di persone scelte a caso per strada. A parte qualche bofonchiare o tirare dritto, la risposta più frequente è stata: “non saprei..., normale?” Nulla di cui ricordarsi, un né bianco né nero, decisamente grigio, come lo è in questi giorni la nostra città, ma la gente, si sa, metabolizza e dimentica in fretta.
Per qualcuno chi ci amministra è il solo Sindaco, che continua a chiamare per nome.
Per altri, il Sindaco è quello che sa solo fare il piacione senza combinare nulla. Degli altri amministratori, in pochi sanno qualcosa.
Vista così, sembrerebbe che il Cdx in questi 10 anni abbia galleggiato senza navigare, ma quando si galleggia, senza una rotta, si è in balia delle correnti, si può andare a battere, ci si può perdere o arenare...
Come si vive a Paderno oggi? Con meno verde, più traffico e inquinamento. Con due inceneritori anziché uno (Incirano + Leganti, al Villaggio). Con meno servizi pubblici e senza luoghi
di partecipazione, perchè via le consulte e i quartieri, c’è stato il
nulla. Con un palazzetto dello sport mai
realizzato. Con piste ciclabili piene di buche. Con rifiuti a bordo
strada e nei parchi. Con più gioco d’azzardo e prostituzione, ma
meno lavoro e soldi. Con partite di cocaina e altre sostanze
sequestrate vicino a casa. Con meno negozi e meno ambulanti, ma
qualche supermercato in più. Con una Rho-Monza da terminare e senza
un Piano della Mobilità. Con zero spazi giovani, ma una tessera
sconto per i 18enni. Con un rimborso dei libri scolastici
pre-elettorale, ma un piano per il diritto alla studio ridimensionato ed un palazzo della sanità decadente...
Come si vive a Paderno Dugnano dopo 10 anni di Cdx?
Ognuno a casa propria, un po' più soli, indifferenti o forse rassegnati.
giovedì 10 marzo 2016
PADERNO DUGNANO COME AMSTERDAM
Questa sera alle ore 21 si svolgerà la prima assemblea pubblica del neo Comitato di Via Sant'Ambrogio, presso l'oratorio di Palazzolo Milanese.
Cogliamo l'occasione, in attesa dell'evento, per avviare una riflessione sulle motivazioni per cui molti cittadini siano così decisi nel proporre una mobilità sostenibile nella loro città.
Anche a costo di avviare duri confronti o proteste con le amministazioni che si dimostrano poco sensibili al cambiamento.
Un esempio concreto di trasformazione proviene dalla città olandese di Amsterdam.
Infatti la "Venezia del Nord", così chiamata per i numerosi canali che la attraversano, trent'anni fa era intasata di auto e smog (vedi foto) e non il paradiso per pedoni, biciclette e bambini come la conosciamo oggi. Ci sono volute battaglie (civili), riforme di politici lungimiranti e la determinazione dei cittadini per ottenere un cambio radicale della città.
Da anni Amsterdam non è più auto-centrica ma si è trasformata in una città-modello così vivibile da essere copiata, e invidiata, in tutto il mondo.
Come afferma Cornelia Dincan (Fondatore Amsterdam Sostenibile)
"Ci sono volute proteste e anni di riforme per arrivare a oggi. Chi scende alla stazione di Amsterdam pensa che sia sempre stata così: 'bike friendly' e a portata di tutti, con poche auto che inquinano. Ma non è così, solo dagli anni Novanta abbiamo cominciato a realizzare tutto ciò". Per questo ha lanciato il progetto SustainableAmsterdam, fatto di scatti dell'Amsterdam di allora e quella di adesso: "Che sia di ispirazione per tutti coloro che vogliono cambiare. Noi lo abbiamo fatto".La Repubblica
La scusa che Paderno Dugnano non è Amsterdam non vale, se ci si pone l'obiettivo che le strade che attraversano i centri abitati debbano essere pensate e realizzate per l'incolumità delle persone e non al solo vantaggio degli spostamenti in auto.
Ci vediamo questa sera a Palazzolo Milanese.
Cogliamo l'occasione, in attesa dell'evento, per avviare una riflessione sulle motivazioni per cui molti cittadini siano così decisi nel proporre una mobilità sostenibile nella loro città.
Anche a costo di avviare duri confronti o proteste con le amministazioni che si dimostrano poco sensibili al cambiamento.
Un esempio concreto di trasformazione proviene dalla città olandese di Amsterdam.
Infatti la "Venezia del Nord", così chiamata per i numerosi canali che la attraversano, trent'anni fa era intasata di auto e smog (vedi foto) e non il paradiso per pedoni, biciclette e bambini come la conosciamo oggi. Ci sono volute battaglie (civili), riforme di politici lungimiranti e la determinazione dei cittadini per ottenere un cambio radicale della città.
Da anni Amsterdam non è più auto-centrica ma si è trasformata in una città-modello così vivibile da essere copiata, e invidiata, in tutto il mondo.
Come afferma Cornelia Dincan (Fondatore Amsterdam Sostenibile)
"Ci sono volute proteste e anni di riforme per arrivare a oggi. Chi scende alla stazione di Amsterdam pensa che sia sempre stata così: 'bike friendly' e a portata di tutti, con poche auto che inquinano. Ma non è così, solo dagli anni Novanta abbiamo cominciato a realizzare tutto ciò". Per questo ha lanciato il progetto SustainableAmsterdam, fatto di scatti dell'Amsterdam di allora e quella di adesso: "Che sia di ispirazione per tutti coloro che vogliono cambiare. Noi lo abbiamo fatto".La Repubblica
La scusa che Paderno Dugnano non è Amsterdam non vale, se ci si pone l'obiettivo che le strade che attraversano i centri abitati debbano essere pensate e realizzate per l'incolumità delle persone e non al solo vantaggio degli spostamenti in auto.
Ci vediamo questa sera a Palazzolo Milanese.
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