domenica 23 novembre 2014

sulla sentenza di cassazione sul processo Eternit

Pubblichiamo i comunicati di Medicina Democratica e Associazione Italiana Esposti Amianto in merito alla sentenza di cassazione sul processo Eternit ed una bellissima lettera  che Silvana Zambonini ha letto al Convegno Ban Asbestos tenutosi a Roma il giorno dopo la sentenza Eternit e che ci ha inviato Lorena Tacco di Aiea Paderno Dugnano. 
Di seguito, parte del commento di Lorena che sentiamo di condividere pienamente.

"Una sentenza VERGOGNOSA che non ha tenuto conto delle migliaia di esseri umani che si sono ammalati e deceduti che si ammaleranno e moriranno per aver respirato le  fibre di amianto emesse nell'aria dalla famigerata fabbrica Eternit. L’imputato Stephan Schmidneiny era consapevole della pericolosità dell’amianto, al punto da corrompere informazione e ricerca per affermare il contrario, continuando a produrlo pensando solo al proprio interesse economico, esponendo a morte certa migliaia e migliaia fra lavoratori e cittadini. Ero presente nell’aula di Cassazione ed è stato terribile ascoltare le parole del procuratore generale Mauro Iacovello. " [...]"  “Piegare il diritto alla giustizia (ha sottolineato il pg) puo’ fare giustizia oggi, ma creare in futuro mille ingiustizie. Può capitare che il diritto e giustizia vadano in direzione contrapposte ; i giudici non hanno alternativa, devono seguire il diritto.” "Noi riteniamo invece che IN ASSENZA DI DIRITTO DEBBA PREVALERE SEMPRE LA GIUSTIZIA che in questa sentenza è stata NEGATA!" [...] "Il giudice di cassazione ha emesso questa vergognosa sentenza nel nome del popolo italiano impiegando meno di un minuto, io in quell'aula ho urlato che mi VERGOGNO DI ESSERE ITALIANA,  e che questa sentenza non venga emessa NEL MIO NOME,  NEL NOME DI MIO PADRE VITTIMA DELL’AMIANTO  O NEL NOME  DI TUTTE LE VITTIME ITALIANE DELL’AMIANTO".

"Se la pena non è più necessaria  potremo dire che anche il Diritto sta morendo di mesotelioma pleurico".

chiediamo GIUSTIZIA
nel nome di tutte le vittime italiane dell'amianto
nel nome del popolo italiano, per poter riuscire ad essere ancora orgogliosi di essere italiani




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