venerdì 19 ottobre 2018

Cantare fatiche e speranze per cambiare il mondo. Ecofesta è iniziata con la musica di Priviero


Ecofesta 2018 è iniziata ieri sera con la musica del cantautore Massimo Priviero, che ha fatto risuonare nell'Auditorium Tilane storie di vita, dolore e speranza: il fardello di un migrante italiano di inizio Novecento in partenza dal Veneto per l'Argentina o quello di un esule di Fiume costretto a lasciare la sua città, il cammino dei soldati italiani nel gelo della Russia, il terremoto del Friuli (1976), l'intensa ultima sera di Valeria Solesin al Bataclan, il sogno che non muore di Alex Langer, l'augurio che il sole splenda sulle fatiche e sulle aspirazioni degli uomini e delle donne impegnati per una società migliore...

E' difficile rendere in parole l'intensità delle emozioni suscitate dalla chitarra acustica di Priviero. Per avere un'idea vi proponiamo un breve video che riassume le emozioni della serata.



Così intendiamo la politica: un impegno generoso e appassionato per la nostra città... La fatica dei deboli e dei perdenti ha bisogno di essere acompagnata e condivisa, il desiderio di costruire una comunità più coesa, plurale e solidale deve essere sostenuto con decisione. Noi di Insieme per cambiare siamo convinti che in una città più rispettosa dell'ambiente si vive meglio tutti.

Purtroppo negli ultimi anni Paderno Dugnano ha perso tante occasioni e si è come fermata... Di qui l'invito ad alzarsi in piedi (richiamato nel titolo della serata) per cambiare rotta.

In apertura del concerto di Priviero Gianluca Alzati (docente e scrittore, che ha abitato per anni a Palazzolo) ha presentato con Matteo Brescianini la canzone che fa da colonna sonora al suo nuovo libro Wapiti, la foresta del cervo rosso (domani, sabato 20 ottobre, Alzati ne discuterà a Ecofesta presso il Parco Toti alle ore 17).
"Una sfida drammatica, nel Canada contemporaneo, per gli indiani Mohawk, ultimi rappresentanti di un popolo in estinzione, che combattono contro una società basata sul profitto e sullo sfruttamento di ciò che loro considerano un valore da difendere: la madre terra.Un ragazzo italiano, in un momento di scelte fondamentali per il suo futuro, si trova coinvolto in un confronto tra due culture, in una storia d’amore emozionante ma contrastata e deve rispondere, come capita a tutti una volta nella vita, a questa domanda: da che parte stai?"
Sono storie che non sono fatte per essere ascoltate sulla poltrona: ad un certo punto bisogna decidersi e schierarsi dalla parte giusta!



E tu lo sai lo sai lo sai
Che io sto bene anche da sola
E tu lo sai lo sai lo sai
Da quando mi portavi a scuola
E tu lo sai lo sai lo sai
Perché mi prendi in giro ancora
Quando ti dico non c’è da aver paura mai
Ok mamma cara baci dalla tua Valeria
Dovrei già esser fuori ma sono ancora qui
Ti chiamo domani che adesso vado a un concerto
Ho tutti i miei amici che mi aspettano lì
Stacco un po’ la spina che certo male non fa
E faccio un po’ di festa fino a quando mi va
Stasera voglio star bene e stare in mezzo al bacàn
Vado in un bel locale si chiama Bataclan...



Grazie, Massimo Priviero!

Grazie, Gianluca Alzati e Matteo Brescianini!

Grazie, Paderno Dugnano!

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