Il nostro voto contrario all'Ordine del Giorno presentato nel Consiglio Comunale del 30 novembre 2021
Buona sera, con questo intervento proviamo a
spiegare al Consiglio, e ai cittadini che ci ascoltano da casa, cosa non ci
convince di questo ordine del giorno.
La formulazione finale, sebbene con alcune integrazioni e modifiche, continua ad avere una visione parziale,
poco rispondete ai bisogni delle famiglie per come sono e per come vivono le
famiglie oggi.
L’ordine del giorno apre riportando ciò che è contenuto nell’art. 16, paragrafo 3, della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani: “La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società”.
abbiamo trovato che lo stesso concetto e collocazione della famiglia, figurano nella Convenzione interamericana del 1969, nella Carta africana dei diritti dell’uomo e dei popoli del 1981, nella Carta araba dei diritti umani del 2004. Ma esiste un unico modello di famiglia?
La sociologia individua quale funzione primaria della famiglia quella di riprodurre la società dal punto di vista socio-culturale. È questa la ragione per cui bisogna prendere atto che famiglia e società cambiano a seconda delle epoche, delle culture, delle aree del mondo … Annullare le differenze di un tessuto sociale eterogeneo, quale è quello che viviamo oggi, risultato di importanti trasformazioni avvenute negli ultimi 70 anni, è una visione parziale che non tiene in considerazione quelle che sono le diverse forme di famiglia presenti anche nel nostro territorio: famiglie mononucleari, coppie di fatto, famiglie con partner e/o genitori dello stesso sesso, famiglie tradizionali … tutti nuclei che meriterebbero pari considerazione e tutela.
Ogni Amministrazione Comunale ha il compito di attuare politiche di cura e sostegno per ciascuno dei suoi abitanti, a nostro avviso indipendentemente dalle forme di aggregazione familiare in cui vivono, utilizzando semmai criteri di giustizia sociale e quindi di maggior attenzione e investimento laddove si presentano bisogni particolari o particolari condizioni di fragilità, sulle quali la nostra amministrazione mette già in atto varie forme concrete di supporto; occorre riconoscere il grande lavoro che questa amministrazione sta conducendo a beneficio delle famiglie, cosa che non emerge nell'Ordine del Giorno.
In merito ad alcuni punti contenuti, presenti anche solo implicitamente nella formulazione di questo ordine del giorno, ci teniamo a sottolineare che noi crediamo che il sostegno ad una donna vada dato indipendentemente dalla scelta che questa decide di fare, sia che si tratti di una scelta di maternità che di una scelta di interruzione di una gravidanza, una scelta questa seconda spesso difficile e drammatica, sempre meno tutelata, nonostante in Italia sia garantita, lo ricordiamo, dalla legge 194 dal 1978.
Al di là di quello che possiamo dirci in quest’aula, noi siamo
convinti, e sappiamo bene che è così, che ogni assistente sociale e ogni ufficio comunale, o servizio che sia, darebbe uguale sostegno alla donna indipendentemente dalla scelta che questa
decida di fare.
Occorre forse dire che troppo poco si fa oggi per prevenire, per
informare, per educare ad un’affettività che abbia nel suo dna la cultura del
rispetto, della non violenza. Ma la prevenzione a chi spetta? Il sistema
sanitario Lombardo ha abdicato da anni su questo fronte, il suo modello sanitario sul fronte della prevenzione è molto debole e le famiglie, tutte le
famiglie, sono sempre meno tutelate.
Anche rispetto al Consultorio, è implicito che per noi è un
servizio che va garantito e potenziato e con la nuova progettazione della Casa
della Comunità crediamo debba esserci una particolare attenzione verso questo
servizio.
Per quanto riguarda
l’adozione e l’affido sono istituti che andrebbero potenziati e sviluppati, ma
senza forme di pregiudizio, aprendo ad esempio anche ai single (cosa che per
altro già si fa con gli affidi, laddove il Tribunale dei minori lo reputa
opportuno) e alle coppie omosessuali, ma questo aspetto non è definito
dall'Ente Locale, quanto dalle leggi nazionali.
In conclusione, sono
queste le ragioni per cui non voteremo questo Ordine del Giorno; ha un taglio
troppo particolare, non riconosce una parte della cittadinanza e non riconosce
ciò che già questa amministrazione ha messo in atto e sta agendo per rispondere
ai bisogni della famiglia; gli obiettivi strategici, già tutti dettagliati nel
DUP, Missione 12 - Diritti sociali politiche sociali e famiglie.
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