domenica 2 febbraio 2014

L'acqua è un bene comune e deve rimanere pubblica

Il progetto di città intende, diversamente da come ha fatto l'attuale amministrazione a guida Pdl e Lega,accogliere la richiesta avanzata da oltre 1000 cittadini di cambiare lo Statuto Comunale inserendo un articolo che dichiari

1. L’acqua e` un bene comune, un diritto umano universale non assoggettabile a meccanismi di mercato.
Tutte le acque, superficiali e sotterranee, sono pubbliche e costituiscono una risorsa da utilizzare secondo
criteri di solidarietà .

2. La disponibilità e l’accesso individuale e collettivo all'acqua potabile sono garantiti in quanto diritti
inalienabili e inviolabili della persona umana e si estrinsecano nell'impegno a garantire ai cittadini un minimo
vitale giornaliero.

3. La proprietà e la gestione del servizio idrico devono essere pubbliche e improntate a criteri di equità ,
solidarietà (anche in rapporto alle generazioni future) e rispetto degli equilibri ecologici.

4. Il consumo umano delle risorse idriche, deve avere la priorità rispetto ad altri usi.

5. Il servizio idrico integrato è un servizio pubblico essenziale, di interesse generale, privo di rilevanza
economica e, come tale, non soggetto alla disciplina della concorrenza, ma, rientrante nella competenza
esclusiva della Regione (art. 117 Cost.) che deve essere gestito con meccanismi che garantiscano la
partecipazione sociale.

6. In particolare, la gestione dei servizi idrici dovrà avvenire per mezzo di enti pubblici o mediante soggetti
imprenditoriali partecipati esclusivamente da enti pubblici istituzionali.



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