martedì 8 marzo 2016

Chiuse le ex sedi dei quartieri e nessuno lo dice

Dopo la decisione assunta nel 2014 di sospendere l’attività dei Consigli di Quartiere (Del. C.C. n. 16/2014) la Giunta “Alparone 2” ha deciso che, da marzo 2016, cinque delle sette ex sedi di quartiere non saranno più a disposizione dei cittadini; saranno fruibili solo Calderara e Cassina Amata. Sfumano così tutte tutte le belle parole che in questi anni ci siamo sentiti raccontare sul futuro di quegli spazi da chi ci amministra. Poco alla volta gli spazi pubblici, di agibilità sociale e partecipazione, vengono ridotti al lumicino. 

Questo è un ulteriore segnale di quanto poco stia a cuore il tema della partecipazione a questa Amministrazione che aveva promesso, in occasione di un nostro Ordine del Giorno presentato in Consiglio Comunale a dicembre del 2014, il varo di un nuovo regolamento sulla partecipazione: lo stiamo ancora aspettando. 

Su questo tema, l’Amministrazione sembra essersi data il solo compito di “sostegno” all’attivismo associativo, attraverso la presenza (discrezionale) ad eventi ed iniziative, concessioni d’uso (a titolo oneroso) di spazi comunali, patrocini e (in alcuni casi, anch’essi discrezionali) contributi economici. Sembrerebbe che il concetto di partecipazione per la Giunta Alparone equivalga a quello di “servizio” esercitato entro confini ben definiti. Si esclude, in sostanza, ciò che è il vero significato democratico di partecipazione: un’azione che mira a tutelare interessi o valori, a mutare o a conservare equilibri. I cittadini, le associazioni di volontariato, culturali, sportive, i comitati, le associazioni di categoria, non vengono mai coinvolti nei processi decisionali, non sono mai trattati come interlocutori, come portatori di interesse la cui opinione potrebbe essere utile per meglio decidere e bene governare. Quello che forse non sa la Giunta Alparone è che ridurre la possibilità per i cittadini di fruire di spazi dove aggregarsi e rendere difficile l’esercizio della partecipazione, non indebolisce il bisogno di partecipare, ma ne rinvigorisce l’azione.

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