Visualizzazione post con etichetta risorse. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta risorse. Mostra tutti i post

martedì 29 marzo 2016

REFERENDUM 17 APRILE: INVITIAMO A VOTARE SI




Insieme per Cambiare invita tutti i cittadini ad esercitare il diritto di voto al Referendum popolare di domenica 17 aprile.

La nostra lista civica, in sintonia con le decisioni della Conferenza di Parigi sui cambiamenti climatici (COP21), è sostenitrice della necessità di uscire dall'energia fossile e di sostenere fonti energetiche pulite e rinnovabili, nonché di salvaguardare i nostri mari e le nostre coste. Per questo ha preso posizione a favore del "SI", sostiene l'attività del "Comitato Nazionale delle Associazioni" e invita i simpatizzati ad attivarsi negli ambiti che riterranno opportuni per il buon esito del Referendum popolare.

sabato 12 settembre 2015

domenica 6 settembre 2015

SEVESO FIUME NOSTRO: ESCURSIONE A CAVALLASCA



Qualcuno ci giudicherà idealisti e illusi, ma a noi non mancano né la convinzione di essere nel giusto, né la forza che è necessaria per mettere in moto un cambiamento tanto significativo: 

insieme a te
vogliamo restituire vita al Seveso!

Segui la diretta del nostro VIAGGIO ALLA SORGENTE DEL SEVESO su Twitter e Facebook  (hashtag #SEVESOPULITO).




E preparati, fin d'ora,al prossimo appuntamento: 27 SETTEMBRE...



domenica 30 agosto 2015

PRENDIAMO SUL SERIO L'ENCICLICA LAUDATO SI' E LA GIORNATA MONDIALE DEL CREATO




Durante l'estate avete letto l'enciclica Laudato si' di Papa Francesco? 

Fin dalla sua pubblicazione noi di Insieme per cambiare l'abbiamo salutata con interesse e curiosità (vedi "post" del 18 giugno e del 28 giugno).

Adesso scopriamo con piacere che Francesco ha deciso di istituire per il 1° settembre la Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato. Ci sembra un segnale forte che travalica il linguaggio  puramente religioso per coinvolgere, in forme diverse, tutte le persone che sono attente all'ambiente.

Per quest'anno - in mancanza di un'iniziativa corale che coinvolga tutte le parrocchie cittadine - ci permettiamo di lanciare a tutti gli interessati una proposta che è nata e si è sviluppata nella più totale consonanza con il significato della Giornata mondiale e dell'enciclica.

Domenica 6 settembre venite con noi a scoprire la sorgente del Seveso
Risaliamo alla fonte del corso d'acqua che attraversa la nostra città e diamo forza all'utopia possibile: se ci crediamo davvero, possiamo cambiare questo "torrente-fogna" e farlo tornare fiume vivo per la gioia e il benessere di tutti.

Ci sembra un modo concreto e bello per cominciare a prendere sul serio l'insegnamento di Papa Francesco.
In alcuni Paesi ci sono esempi positivi di risultati nel migliorare l’ambiente, come il risanamento di alcuni fiumi che sono stati inquinati per tanti decenni, il recupero di boschi autoctoni, o l’abbellimento di paesaggi con opere di risanamento ambientale, o progetti edilizi di grande valore estetico, progressi nella produzione di energia non inquinante, nel miglioramento dei trasporti pubblici. Queste azioni non risolvono i problemi globali, ma confermano che l’essere umano è ancora capace di intervenire positivamente. Essendo stato creato per amare, in mezzo ai suoi limiti germogliano inevitabilmente gesti di generosità, solidarietà e cura.     [Laudato si', n. 58]

sabato 4 luglio 2015

EX MATERNA DI VIA TUNISIA: CRONACA DALLA COMMISSIONE SERVIZI


Villaggio Ambrosiano - Ingresso della ex scuola materna di via Tunisia


Affollata la Commissione Consiliare Servizi del 30 giugno 2015,  convocata per l'audizione del gruppo di cittadini che ha presentato in data 23 marzo una proposta di progetto per il riutilizzo dell'ex scuola dell'infanzia di Villaggio Ambrosiano. Presenti, oltre ai Consiglieri delegati, l'Assessore Andrea Tonello (anche se per una piccola parte della riunione),  l'Assessore Roberto Boffi e i cinque membri del gruppo estensore della proposta (Annunziato Papaleo, Jenny Carbone, Daniela Laganà, Cristina D'Armiento e Roberto Ciurca), un folto pubblico composto da altri consiglieri comunali, tra cui i capigruppo di Forza Italia (Nicola Turano), Paderno Dugnano Cresce (Alberto Ghioni), M5S (Emiliano Abbati) e alcuni residenti del Villaggio Ambrosiano. 

L'iniziativa segue l'approvazione in Consiglio Comunale di un Ordine del giorno presentato dal centrodestra nella seduta del 10 febbraio scorso sulla base della proposta di alcuni cittadini del Villaggio: nell'atto - che è stato approvato con i soli voti della maggioranza e l'astensione delle tre forze di opposizione - si  indicava che la destinazione d'uso della struttura dismessa rimanesse di tipo sociale e culturale e si invitavano i cittadini ad avanzare idee di progetto.

Su invito del Presidente di Commissione Luca Viviani è intervenuto l'ex Presidente del Consiglio Comunale Papaleo, il quale ha introdotto l'illustrazione della proposta e ha spiegato le ragioni che hanno spinto "questo gruppo di giovani" ad avanzare l'idea:
  • il Villaggio Ambrosiano ha una storia difficile e complessa che ha generato uno stigma che ne fa una sorta di Cenerentola tra i quartieri di Paderno Dugnano;
  • una struttura abbandonata a se stessa genera problemi di sicurezza, non solo strutturali ma sociali;
  • c'è la volontà di fare qualcosa rendendo protagonisti i giovani che sono cresciuti nel quartiere invece di dedicare questo spazio ancora una volta ad un'iniziativa per l'integrazione degli stranieri;
  • occorre dare al Villaggio un luogo di incontro sociale e culturale.
Nella sua illustrazione Papaleo ha più volte precisato che la proposta è perfettibile e che l'obiettivo non è avere in gestione la struttura, ma stimolare l'Amministrazione ad agire.

Daniela Laganà (giovane studentessa di Architettura al Politecnico, residente a Palazzolo) ha predisposto graficamente un'idea di massima del progetto di riqualificazione della struttura, rielaborando le piantine e le mappe disponibili. Le carte sono comunque firmate e timbrate dal professionista Papaleo.

La giovane "architetto", dopo aver illustrato a grandi linee l'idea di riqualificazione degli spazi (interni ed esterni, un'area di circa 2.500 mq, di cui il 50% circa coperto dalla struttura; nel progetto si è provveduto anche a definire degli arredi...) ha precisato che, non essendo stato possibile fare rilievi, il progetto è da verificare nella sua fattibilità poiché non si hanno elementi precisi sullo stato di conservazione e agibilità. Motivo per cui non è stato possibile quantificare il costo degli interventi. Si tratta solo di una proposta di stimolo che i proponenti chiedono venga verificata dagli uffici comunali competenti. 

Jenny Carbone ha illustrato l'idea che ha ispirato i disegni. Si tratta di un ambito polifunzionale, che prevede un utilizzo da parte di tutte le fasce di popolazione, con particolare riguardo alle nuove generazioni. Il progetto ha tenuto conto dello spazio e della realtà del quartiere. Si è simulata un'ipotesi di programma estivo ed invernale, allocando attività come corsi di lingua, cucina, teatro, recupero scolastico, attività sportive... Lo spazio è stato pensato anche come luogo di possibli congressi, assemblee, feste a tema... ma anche come luogo di lavoro per alcuni cittadini disoccupati (manutenzione, conduzione corsi ecc..). Si è ipotizzato anche un centro per le visite medico-sportive, che a Paderno non c'è. 

Nella definzione degli spazi esterni, il gruppo ha previsto anche un collegamento con il campo di calcio ed il Centro Anziani Ein Karem. L'idea è dare un progetto sinergico che aiuti anche le realtà associative locali.

Il gruppo ha concluso la sua illustrazione, ribadendo il carattere di "servizio" della loro azione e specificando che la fattibilità di tale proposta deve essere verificata dal Comune, così come l'individuazione dei soggetti gestori e della copertura economica. "Tutto ciò deve essere frutto di scelte dell'Amministrazione Comunale". Ai Consiglieri chiedono di sostenere la loro iniziativa, perchè il lavoro fatto e la loro volontà non si risolvano in un nulla di fatto (non vogliono che l'area sia trasformata in un parcheggio, nè che venga lasciata così).

L'Assessore Tonello ha ricordato brevemente le motivazioni di inadeguatezza strutturale che hanno portato l'Amministrazione Comunale a trasferire la scuola materna (qualcuno domanda se non è il caso di demolire e ricostruire) e chiede che tipo di gestione il gruppo si immagina.

Papaleo ha risposto che, stante la scarsità di risorse a disposizione del pubblico, è chiaro che è necessario il supporto di un soggetto impegnato nel sociale che creda nel progetto e faccia i suoi investimenti. Meglio se fosse una realtà locale. Ma - ci chiediamo noi - quale associazione locale ha la potenzialità economica per un simile investimento? Vale la pena di ricordare che nella petizione firmata dai cittadini si indicavano come fonti di finanziamento gli Ambiti di Trasformazione 4 e 5 del PGT "o comunque qualunque altro Permesso di costruire Convenzionato riguardante l'intero territorio comunale".

Da parte dei membri della Commissione Servizi è emerso un generale apprezzamento per l'iniziativa. 

Tutti tengono a valorizzare l'azione dei cittadini, anche se con diverse sfumature. Il consigliere Cezza (M5S) ha espresso totale apprezzamento, sollecitando l'amministrazione a destinare risorse per la sua realizzazione (con polemica sulla destinazione di risorse alle scuole paritarie, risorse che potrebbero essere usate diversamente). 

Il consigliere Gorla (Paderno Dugnano Cresce) ha chiesto se nella definizione di tale progetto sia stato coinvolto anche l'Oratorio, che confina con la scuola di via Tunisia e che è un'importante realtà del Villaggio Ambrosiano ed una potenziale risorsa per il progetto. Il gruppo risponde che l'Oratorio sarà coinvolto successivamente, che si vuole fare qualcosa di diverso. 

Il nostro consigliere Giovanni Giuranna (Insieme per cambiare) ha sottolineato che il Villaggio Ambrosiano non corrisponde nei fatti all'immagine negativa piuttosto diffusa, ma è un quartiere vivace in cui si registra molta più partecipazione che in altri quartieri che hanno minori problematiche da affrontare. Giuranna ha poi espresso condivisione su alcuni obiettivi posti dal gruppo e ha sollecitato il gruppo al coinvolgimento di tutte le realtà del quartiere nella condivisione di questa idea progettuale, suggerendo un'assemblea pubblica (con richiesta di annotare a verbale). Tale proposta ha suscitato resistenze e animazione, sia da parte della maggioranza (vorrebbe dire già assumere degli impegni), sia da parte del gruppo che probabilmente teme un incontro dove la gente porti solo i problemi del quartiere o un allargamento di proposte che complicherebbe la loro idea. I proponenti si dicono aperti all'integrazione del progetto, ma nei fatti non sono apparsi disponibili al confronto pubblico, rimandando proposte a processi definiti dall'Amministrazione, come per esempio il lancio di un concorso di idee o manifestazione di interesse, ovvero un percorso strutturato e normato. 

Antonella Caniato del PD ha rimarcato anche lei l'esigenza di "aprirsi" e avere anche altre proposte, bandendo un concorso di idee coinvolgendo anche le scuole del territorio e le associazioni "L'idea che proponete è alta - ha detto - ma per trasformarsi in realtà serve concretezza. E' necessario verificare la possibilità di trovare le risorse, magari attingendo a fondi europei".  Caniato ha aggiunto anche che a Paderno Dugnano c'erano in passato dei Centri di Aggregazione Giovanile che sono stati colpevolmente chiusi dall'Amministrazione.

Secondo la consigliera Daniela Caputo (PD) per allargare il confronto lo strumento è senza dubbio quello di un bando o concorso.

Anche l'assessore Boffi ha individuato nel Concorso di idee il possibile strumento operativo. Sia da lui che dal Presidente di Commissione, viene individuato anche come possibile il ricorso al project financing utile per reperire le risorse finanziarie (ma a nostro avviso pericoloso, se non ben gestito). 

Giuranna ha chiesto al Presidente Viviani un gesto di cortesia nei confronti dei cittadini del Villaggio presenti, offrendo anche a loro la possibilità di esprimere un pensiero. Papaleo ha subito precisato che il regolamento non lo prevede e il Presidente della Commissione Viviani, pur negando a parole la possibilità di allargare il confronto, ha lasciato intervenire un paio di uditori.

Uno di loro ha chiesto non tanto un'assemblea pubblica, ma l'apertura di un tavolo di lavoro su questo progetto tra l'Amministrazione, il gruppo proponente, le associazioni del quartiere e le persone interessate.

La seduta si è chiusa con una certa animosità a seguito di un intervento dal pubblico di una cittadina del Villaggio Ambrosiano che in passato, con altri genitori, aveva cercato un confronto con l'Amministrazione per l'individuazione di soluzioni che evitassero lo spostamento della scuola materna senza ottenere disponibilità. Si è chiesta apertamente: "Perché la scuola dell'infanzia di via Tunisia è stata chiusa in quanto non idonea dal punto di vista igienico-sanitario e ora si pensa di riaprirla per un'utenza che comprende anche dei bambini? Che cosa è cambiato per rendere possibile l'accesso dei bambini alla struttura? Come mai oggi su questo progetto c'è tanta disponibilità da parte dell'Amministrazione?". Queste domande hanno scatenato l'indignazione di Papaleo, che si è esibito in uno dei suoi tipici show e ha affermato con risentimento che questa polemica è solo un "fare politica". 

La seduta si è chiusa rinviando all'Amministrazione Comunale la scelta su come promuovere all'interno della città l'informazione su questa proposta e l'invito ai cittadini di presentare idee e soluzioni.

domenica 3 maggio 2015

MANIFESTO TERRA VIVA: DALL'ECONOMIA LINEARE ESTRATTIVA ALL'ECONOMIA CIRCOLARE RIGENERATIVA






Merita attenzione il Manifesto "Terra Viva" presentato ieri a Cascina Triulza (Expo 2015) alla presenza di Vandana Shiva, Ugo Biggeri (Banca Etica), Don Luigi Ciotti (Libera) e Maurizio Martina (Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali).

Leggi un resoconto sul sito di Banca Etica: Manifesto Terra Viva: la nuova democrazia è quella della terra

Scarica il Manifesto "Terra Viva" (pdf)

domenica 26 gennaio 2014

Sviluppo locale e opportunità EXPO

Lo sviluppo locale passa attraverso anche la valorizzazione dei beni locali.
Il patrimonio ambientale, artistico, culturale e il know how delle nostre imprese, possono essere valorizzato a beneficio della città e della sua economia. Le iniziative intraprese dai comitati e associazioni locali (Pilastrello, commercianti, Legambiente...) sono un esempio di come è possibile investire in questa direzione. Expo oltre ad essere un rischio (intermini di disagio e ripercussioni sull'ambiente) è anche una grande opportunità per dare forma e concretezza alla valorizzazione del patrimonio locale.
  • costituire e coordinare un “Comitato Expo” formato dalle realtà produttive e di servizio della città (negozianti, ristoratori, albergatori, artigiani, associazione…) al fine di elaborare un programma di eventi per quel periodo e organizzare l’accoglienza dei turisti. Paderno può diventare un ottimo punto di riferiemento per il soggiorno dei visitatori.
  • Organizzare visite guidate ai beni culturali e paesaggisti locali, con il coinvolgimento dei comitati e delle associazioni locali
  • Organizzare eventi con esposizione di opere d'arte e collezioni private di cittadini padernesi
  • Creare un “info point” caratteristico e visibile con personale competente e capaci di comprendere e parlare bene almeno la lingua inglese.
  • Realizzare eventi in collaborazione con i commercianti, ristoratori ed affini per rendere la città di Paderno un luogo attrattivo (carta sconti nei negozi, promozioni, biglietti treni, autobus, scontati, noleggio bici e car sharing, radiotaxi).
L’amministrazione può concedere licenze temporanee  per i privati cittadini che vorranno mettere a disposizione, per quel periodo, abitazioni o stanze libere come bed&breakfast, l’info point gestirà l’elenco degli alloggi

La partnership pubblico- privato (PPP)


Pubblico e privato possono essere un'importante risorsa reciproca. L'esperienza del Partenariato Pubblico Privato ha dato in passato buoni risultati, anche se crediamo che qualcosa di meglio possa essere fatto a garanzia dell'equilibrio tra interessi reciproci e il vincolo al principio di “pubblica utilità”. Si tratta di definirne bene la logica e le regole.

La PPP è uno strumento contrattuale di realizzazione/gestione di opere di interesse collettivo (es. project financing), ma anche una modalità di collaborazione di tipo istituzionale tra soggetti pubblici e soggetti privati che definiscono obiettivi comuni, a livello valoriale, politico e tecnico e li attuano, verificando gli effetti della loro azione.


L'interesse che esprimiamo per questo strumento è dato dal fatto che la realizzazione di progetti in project financing non rientra nel patto di stabilità, poiché le risorse economiche che entrano in gioco (se non c'è una compartecipazione diretta dell'ente), possono anche non transitare per il bilancio. 

Distribuire le risorse in maniera adeguata.

Vogliamo rivedere il sistema dei contributi assegnati perché vi sia una distribuzione più equa e rispettosa del principio di sussidiarietà orizzontale che deve essere reale.

Il principio di sussidiarietà valorizza i soggetti che operano aiutando lo stato, il pubblico, a realizzare il bene comune. Il pubblico, poichè riconosce che non può intervenire direttamente in tutte le situazioni, sovvenziona e incentiva l'intervento, secondo il principio di “utilità sociale”, di enti privati ed associazioni.

La funzione pubblica non dipende dalla natura giuridica di chi la svolge, ma dalla natura dell'azione svolta. Laddove un soggetto opera non solo nel proprio interesse costituendo, laddove il pubblico non è in grado di arrivare, realtà sociali utili a tutti, è sussidiario all'azione pubblica.

Noi riteniamo che tale principio sia stato a lungo distorto in favore di pochi.

Se non possiamo intervenire sulle scelte adottate a livello Regionale, possiamo però attivarci perché la distribuzione delle risorse comunali, ad esempio alle scuole, ma anche alle associazioni e ad altri enti che svolgono attività realmente di utilità realmente sociale, sia corretta.

Nel caso il pubblico non assolva appieno nel suo compito di garantire risposte adeguate alla domanda (ad esempio nell'offrire un numero di posti adeguato nelle scuole, così come nei centri estivi, così come in altri servizi educativi e alla persona), il Comune provvederà a sovvenzionare organizzazioni che sul territorio sono in grado di essere sussidiarie per facilitare a tutti l’accesso alle opportunità.






Diversamente il contributo non avrebbe ragione, poiché non sussisterebbe la condizione di utilità nell'interesse generale.

Gestire le risorse - reperire risorse

  • Utilizzare lo strumento della pianificazione strategica per meglio gestire le performance riducendo i costi delle azioni. 
  • Introdurre elementi di volontariato a supporto della gestione dei servizi, facendo attenzione a tutelare la concorrenza del mercato, così come previsto dalle normative (non si può escludere a dei soggetti che operano sul mercato di partecipare alle attività che il Comune produce). 
  • Aumentare la capacità del Comune di accedere a finanziamenti, in particolare di accedere ai Fondi Comunitari, risorse che possono essere spese senza rientrare nel Patto di Stabilità: riorganizzazione e riqualificazione dell'Ufficio Progetti in Unità operativa Fund Raising e Pianificazione. 
  • Dare corso ad azioni per migliorare la gestione e per il risparmio: PAES, Piano Rifiuti Zero, Piano Manutenzioni 
  • Dare corso, attraverso le nuove Unità Operative Fund Raising e Pianificazione e Sviluppo del lavoro, dell’impresa e del commercio alla creazione di networking, a reti di progetto che possano produrre economie di scala, sviluppo di strategie efficaci, valorizzazione del know how.